Archiportale – Architettura d’interni inspirata ad un minimalismo caldo e luminoso
L’architetto torinese Andrea Bella ha recuperato gli spazi di una costruzione dell’inizio del ‘900 per coniugare il concetto dell’open space all’interno di un edificio storico nel cuore di Torino.
La realizzazione del progetto ha consentito di recuperare il volume di tre ambienti delimitati solo dai muri perimetrali esterni e dai muri portanti dell’intero edificio. Attraverso tre ambienti in collegamento diretto tra loro si ritrovano le funzioni del vivere quotidiano, non sempre direttamente percepibili, grazie ad un’architettura costituita da soluzioni che privilegiano la sensazione della ‘scoperta’.
La sequenza degli ambienti inizia con la zona living, contraddistinta da due livelli di pavimento, uno dedicato all’ingresso ed al passaggio, quello più elevato dedicato alla zona conversazione.
All’ingresso il retro della composizione di divani lunga oltre 5,2 metri è nascosta da una libreria bassa, lunga esattamente come i divani e caratterizzata da 6 carrelli estraibili che sorreggono i libri sul fronte, e, grazie a speciali carrelli che li rendono estraibili consentono di riporre al loro interno libri o oggetti da nascondere alla vista. Da questo ambiente si prosegue verso il secondo, quello centrale, attraverso due passaggi distinti da porte d’epoca restaurate.
Nell’ambiente centrale, di pianta quadrata, trovano posto una ampia parete costituita da armadi, un’isola centrale per la cucina e un secondo blocco di mobili, posti alle spalle dell’isola, all’interno dei quali trovano posto alcuni elettrodomestici, la dispensa e la lavanderia. Attraversando la parete di armadi si ha accesso al servizio igienico per gli ospiti o al terzo ed ultimo ambiente, la camera da letto.
Quest’ultimo ambiente, anch’esso di pianta quadrata e superficie analoga agli ambienti precedenti, si caratterizza per una suddivisione su due livelli differenti. Sul più basso trova posto il letto mentre sul quello più elevato, lo scrittoio e il bagno principale caratterizzato da un affaccio completamente trasparente che consente alla luce naturale di raggiungere le parti più nascoste dell’appartamento.
Gli ambienti così definiti non sono esclusivamente i contenitori delle funzioni associate ma diventano l’ispirazione e lo stimolo per compiere abituali funzioni in modi differenti dall’abitudine.
Un’architettura che in parte si trasforma per seguire l’idea di chi la abita, rimanendo con esso, viva.